I discepoli dei profeti dissero ad Eliseo ecco il luogo nel quale ci raduniamo alla tua presenza è troppo stretto per noi.
2Re 6:1
Eliseo aveva intorno a sé altri discepoli, oltre a Gheazi. Vive con una parte di questi, i quali hanno lasciato tutto per essere da lui preparati. Il luogo però è troppo piccolo, perché è tale e tanto il desiderio di altri discepoli di aggiungersi giacché riconoscono nel profeta l’Eterno che vive. Ogni volta che sorge l’esigenza di allargare i padiglioni è una cosa bella. Altra realtà, invece, sono le cattedrali nel deserto, costruzioni immense con piccoli gruppi di credenti. Ritengo che gli spazi debbano essere commisurati ai partecipanti. Un segno caratteristico di un ministero sano è il discepolare, ossia la presenza di discepoli preparati per continuare nel tempo l’opera, dato che nessun responsabile è immortale. E la saga di Elia ed Eliseo ce lo insegna! Spero che ognuno possa far parte di un’opera sana dove, al di là delle problematiche contingenti, si possa vedere che l’Eterno vive in persone che si spendono per onorare la chiamata divina. Dinanzi a tali esempi, la confessione sarà: “Io non li lascerò! Io non lascerò il Signore, non lascerò il ministero”. Per chi si sente stretto, si potrebbero adattare le parole dei discepoli: “Lasciaci andare fino al Giordano, lì prenderemo una trave e vi faremo un luogo per abitarvi”. Questi non vogliono demolire l’opera, bensì hanno chiesto ad Eliseo il permesso di procurarsi della legna e costruire un’altra casa, ove il profeta continui a stare con loro. Ricevuto il consenso, uno dei discepoli invita il profeta ad andare con loro. Eliseo accetta e va’, guidandoli e affiancandoli.
In un percorso di discepolato, l’allievo vorrà sempre accanto il maestro, non perché non si fida delle proprie capacità, ma perché avrà bisogno dell’approvazione. Eliseo aveva precedentemente consegnato il suo bastone a Gheazi, proprio come conferma, un segno di riconoscimento. I giovani discepoli si recarono, quindi, a tagliare la legna e mentre uno di loro stava abbattendo un tronco gli cadde la scure nell’acqua. Immagina il pericolo corso da chi era intorno. Il principale rischio dell’inesperienza è che, quando si fa eccessivo affidamento alle proprie capacità, si può recare un colpo mortale a chi è nelle vicinanze. Scopriamo, inoltre, che il ferro caduto in acqua non era del discepolo, difatti questi si mise a gridare: «Ah, mio Signore l’avevo presa in prestito». La scure, quindi, non era la sua. Per espletare un servizio, occorre far ricorso alle proprie capacità. Ciò che si fa deve essere opera delle proprie mani, e quello che si porta nel servizio, anche se poco, deve essere parte della propria vita. Gli strumenti usati poi devono essere conosciuti, e non utilizzati solo per mostrare agli altri di maneggiarli.
Il profeta Eliseo dimostra l’Eterno che vive in lui facendo una cosa inconcepibile, ossia taglia un pezzo di legno con la sua scure, e lo getta nell’acqua. Nel punto in cui il profeta getta il legno, la scure smarrita salì a galla. Alcuni spiegano l’accaduto sostenendo che il pezzo di legno fu tirato così forte da colpire l’ascia e farla risalire. La Scrittura afferma che nel punto in cui fu gettato il legno il ferro risalì. Una spiegazione plausibile, a mio avviso, è che il maestro, il ministro più anziano è colui che dà l’esempio. Vi sono cose che non si possono spiegare. Solo osservando, se ne prende nota e se ne fa tesoro, per poi chiedere al Signore di renderci capaci a realizzarlo. Per questo auspico che gli Eliseo del nostro tempo abbiano piena coscienza e divina sapienza per formare e coinvolgere sempre più discepoli, manifestando l’Eterno che vive. Da qui nasce, poi, quel legame che permette di sentirsi uno parte dell’altro. Ricordiamo che «la mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse» (Luca 10:2).
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Piano di lettura settimanale
della Bibbia n. 25
14 giugno Esdra 9-10; Atti 1
15 giugno Neemia 1-3; Atti 2:1-21
16 giugno Neemia 4-6; Atti 2:22-47
17 giugno Neemia 7-9; Atti 3
18 giugno Neemia 10-11; Atti 4:1-22
19 giugno Neemia 12-13; Atti 4:23-37
20 giugno Ester 1-2; Atti 5:1-21
Russo
Foto di Michael Faes, www.freeimages.com
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