Riflettori accesi da giorni su un evento tenutosi ad Aversa (CE) e rimbalzato sino ai Tg nazionali. Un migliaio di persone, provenienti da tutta la Campania, ma anche da diverse regioni d’Italia e nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-Covid, nella serata di sabato 25 luglio hanno partecipato ad Aversa, nel piazzale antistante la Chiesa “Nuova Pentecoste”, alla presentazione del libro di Alessandro Iovino sulla figura di Remo Cristallo, pastore ed apostolo evangelico, fondatore del ministero Nuova Pentecoste, scomparso nel 2017. Presenti alla serata oltre trenta pastori e rappresentanti di chiese, tra cui Michele Passeretti, (successore di Remo Cristallo e attuale presidente del Movimento Nuova Pentecoste e della Consulta Evangelica), i decani Michele Romeo (Napoli) e Giovanni Traettino (Chiesa della Riconciliazione, Caserta).
Il libro "Remo, il Visionario con la passione per le anime", edito da MultiMedia editore, si sostanzia in una intervista-testamento rilasciata a Iovino nel 2012 e nella quale ha lasciato un messaggio spirituale per la Chiesa Evangelica in Italia. Fanno da contorno e approfondimento di una figura che ha segnato tappe importanti nell’evoluzione della proclamazione della fede, una serie di ricordi di esponenti di diverso ambito culturale e religioso, oltre che dei contributi a firma di altri studiosi. Siamo di fronte a “una figura cruciale del mondo evangelico italiano”, come l’ha definito Massimo Introvigne, direttore del Cesnur.
Orfano di guerra, Remo Cristallo ebbe un’infanzia difficile, ma una conversione radicale cambiò la sua vita che decise di dedicare a Dio. "La figura di Remo Cristallo - ha ricordato Iovino dal palco - si inserisce a pieno titolo nel filone dei pionieri Pentecostali che hanno scritto la storia dell'evangelismo italiano: uomo di fede, grande comunicatore, è stato un 'visionario' che ha lasciato una preziosa eredità spirituale alla Chiesa Evangelica italiana". Di certo, come amava dichiarare il pastore Cristallo, la sua azione è stata dall’Italia per l’Italia, l’Europa e il Mondo, partendo proprio dalla città di Aversa, il cui nome mai è stata escluso dalla sua opera. Basti ricordare che la casa editrice fondata negli anni settanta si chiamava E.P.A. (Edizioni Pentecostali Aversa), a testimonianza di un forte attaccamento a questo territorio, dove so è radicata una comunità di fede con un bacino di utenza di diverse migliaia di persone.
Ancora una volta, come tante altre nei cinquanta e passa anni della sua storia, la chiesa Nuova Pentecoste si è rivelata punto di riferimento non solo per il polo evangelico aversano e della provincia di Caserta, ma testimone internazionale di un impegno profuso per i deboli e bisognosi, senza mai ignorare la forza della predicazione del Vangelo. Dispiace segnalare la scarsa attenzione che l’amministrazione comunale manifesta nei suoi confronti e verso i suoi aderenti.
Ho dato un corposo contributo alla pubblicazione con l'articolo "Un uomo straordinario", in cui scopro qualche piega della sua persona e confesso che "il mio rapporto con lui è diventato complesso nel tempo quando ho deciso di dedicare parte delle energie e degli sforzi alle mie pubblicazioni. Restano indelebili i momenti di acceso confronto, perché solo una persona di levatura è disposta anche a litigare, pur di far prevalere le proprie convinzioni, senza percorrere strategie diplomatiche". Lo scritto sarà lo scheletro per una ricostruzione più ampia della sua figura e dell'opera Nuova Pentecoste, e non solo "affinché la luce di questo splendido testimone di Cristo, un’autentica lampada ardente dell’Evangelo, continui ad ispirare e incoraggiare tanti".
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