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  • Writer's pictureElpidio Pezzella

Lo sta facendo ancora

«Facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. O Eterno, Dio degli eserciti, ristoraci; fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati».

Salmi 80:18-19

Nel 1940 James Edwin Orr, professore al Wheaton College, portò alcuni dei suoi studenti in un breve viaggio in Inghilterra. Qui visitarono l’ex Canonica di Epworth, sede della famiglia di John Wesley, il noto predicatore. Accanto al letto di John Wesley trovarono due piccoli cerchi sul tappeto molto consumato, segno che le sue ginocchia erano state piegate e avevano tanto pregato per il rinnovamento spirituale dell’Inghilterra. Prima di salire sull’autobus per tornare a casa, il professore notò che mancava uno studente. Ritornò alla canonica, al piano di sopra, ispezionò tutte le stanze fin quando trovò il giovane inginocchiato nella camera da letto sui segni, pregando: “Fallo ancora, Signore! Fallo di nuovo!” L’insegnante appoggiò la mano sulla spalla del ragazzo e disse: “Andiamo, Billy, dobbiamo andare”. Lo studente era Billy Graham, aveva 22 anni.


In questi giorni stanno facendo il giro del mondo i video di quanto sta accadendo nel campus della Asbury University, una scuola cristiana a Wilmore (Kentucky) sorta nel solco del metodismo e dei movimenti di santità. Mercoledì sera, 8 febbraio u.s., era in programma una riunione di preghiera, durante la quale un centinaio di persone sono cadute in ginocchio davanti all’altare. Da allora la riunione si è protratta fino ad oggi senza interruzione: un’effusione dello Spirito che non accenna a fermarsi e che sta attirando migliaia di persone da tutti gli Stati Uniti. La Asbury University non è estranea a eventi come questo, poiché nel 1970 un simile evento di preghiera e adorazione ebbe luogo in tutto il campus. Non potendo tutti entrare nel locale centrale (nella foto), le persone si stanno raccogliendo in altri due locali del Campus, facendo anche diverse ore di attesa prima di poter accedere. Alcuni studenti che sono stati ad Asbury sono tornati nelle proprie scuole dando inizio a raduni di adorazione e preghiera nel Tennessee, nell’Indiana, e in Ohio, e che vanno propagandosi come un incendio con il passare dei giorni.


Lo Spirito, sia benedetto il Signore, ha continuato a muoversi nei secoli a Suo piacimento, perché c’è sempre stato qualcuno che, languendo per la triste condizione della sua epoca, ha invocato un intervento divino, proprio come Asaf, il cantore del salmo. Così nasceva il movimento pentecostale all’inizio del secolo scorso. Da studioso, ma anche come credente, sto seguendo con vivo interesse quello che sta succedendo. Al di là se chiamarlo o meno "risveglio", noto qualcosa di straordinario e soprannaturale. Sarà come sempre il tempo a manifestare i frutti e i posteri a definire nel modo più appropriato tutto quanto. Per ora le testimonianze e i servizi delle varie testate giornalistiche mi stanno impressionando positivamente e, in un certo senso, stanno confermando alcune delle cose su cui ho riflettuto di recente. Innanzitutto, sono tra coloro che vogliono restare lontani dalla pur minima tentazione di spettacolarizzare ciò che appartiene allo Spirito, in preda al delirio dilagante di infiammare le comunità con strategie di fuoco “strano” per attirare folle interessate solamente alla novità o allo “show” per battere cassa. Ad Asbury non c’è nulla di eclatante, fuori dalle righe, se non una fame di Dio. Almeno per ora. Questo è quello che percepisco a distanza.


Una nota merita proprio la “Gen Z” da tanti denigrata, quegli stessi giovani ritenuti mammoni o Socialdipendenti sono quelli che lo Spirito sta scegliendo e toccando. I video mostrano studenti che si alternano al pianoforte e alla chitarra elevando canti che accompagnano un’adorazione collettiva. Nessuno cerca la performance, ma si lascia guidare. Così preghiere, canti, testimonianze, lettura della Bibbia si susseguono nella spontaneità e nella semplicità, secondo l’ordine indicato da Paolo ai Corinzi. Niente schermi per proiezioni high-tech, solo panche di legno piene di gente in un locale abbastanza spartano. Non ci sono luci soffuse, né apparecchi del fumo. Lo Spirito non ha bisogno di effetti spettacolari. A Lui interessano cuori che adorino in spirito e verità. Molti dei partecipanti affermano di essere stati attratti da una presenza spirituale che sentivano presente all’evento, una volta lì pianto, pentimento, liberazione, gioia, pace.


Certamente i più esperti ci vanno cauti, perché la storia ci ricorda che manipolazioni e abusi sono dietro ogni angolo. Comprensibile e doveroso. Probabilmente, dopo il solito chiacchiericcio iniziale dei tuttologi e dei cercatori di peli nell’uovo, il pericolo più grande sarà l'innesco planetario di una serie di incontri simili, sorti non tanto per una spinta dello Spirito quanto per un desiderio di emulazione. Ai nostri giorni le notizie viaggiano velocissime. Un altro pericolo che segnalo è la possibilità di far diventare Asbury una meta di pellegrinaggio, come già accaduto nel passato per altri luoghi sedi di eventi di rinascita spirituale diventati poi "santuari" della memoria. Non cadiamo nell’inganno dei Samaritani, perché “l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede” (Giovanni 4:23). E questo lo diceva Qualcuno di cui possiamo fidarci.

Ricordiamoci che lo Spirito è sovrano e noi dovremmo lasciarlo agire come Egli vuole, perché ogni forzatura potrebbe allontanarlo piuttosto che avvicinarlo. Al momento mi permetto di gioire e rallegrarmi nel vedere migliaia di giovani inchinarsi al cospetto di Dio, giovani che voltano le spalle al divertimento, o pseudo tale, loro proposto dalla società globale. Ho vissuto anch’io, grazie a Dio, momenti meravigliosamente benedetti alla Sua presenza, dove tutto il resto non aveva alcun valore o ragione di esistere, senza vergogna o remora di adorarLo. Se risveglio o meno, quel che conta è che ci sono anime bisognose di Lui che lo cercano e lo trovano, perché Egli lo sta facendo ancora. Restiamo in attesa e, soprattutto, cerchiamolo da soli, in famiglia, in gruppo, in chiesa, perché “l’Eterno è con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate egli si farà trovare da voi, ma se lo abbandonate egli vi abbandonerà” (2 Cronache 15:2).



 

Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 09

20 febbraio Levitico 26-27; Marco 2

21 febbraio Numeri 1-2; Marco 3:1-19

22 febbraio Numeri 3-4; Marco 3:20-35

23 febbraio Numeri 5-6; Marco 4:1-20

24 febbraio Numeri 7-8; Marco 4:21-41

25 febbraio Numeri 9-11; Marco 5:1-20

26 febbraio Numeri 12-14; Marco 5:21-43



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