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Immagine del redattoreElpidio Pezzella

Non dire che non hai forza

“Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian. Non sono io che ti mando?”

Giudici 6:14

La vicenda di Gedeone, quinto giudice di Israele, cattura la nostra attenzione, soprattutto quando affrontiamo periodi di difficoltà, nei quali andiamo nascondendoci nella speranza di non essere scovati da alcun male. Giovane appartenente alla tribù di Manasse, al clan di Abiezer, figlio di Joash di Ofra, una località a pochi chilometri ad est di Samaria, è persona senza potere alcuno e possibilità di diventare un eroe. Ai suoi giorni, il paese è razziato periodicamente dai Madianiti, unitamente agli Amalechiti e ad altri popoli orientali, ed il popolo è sempre più ridotto in miseria. Il libro dei Giudici fa risalire l’oppressione alla colpa d’Israele di aver abbandonato il proprio Dio (6:1), il quale non resta indifferente, ma interviene al grido del suo popolo. Ogni volta che i Madianiti spuntavano dal deserto, gli Israeliti si rifugiavano terrorizzati negli anfratti e nelle caverne dei monti, quasi paralizzati dalla paura. Ed è così che si trova il nostro uomo.


Gedeone sta trebbiando, non può farne a meno e per sopravvivere deve vincere la paura di essere scoperto dagli oppressori. Lo fa ponendosi non sull’aia, dove sarebbe stato facilmente visto, ma di nascosto nello strettoio (la cantina del vigneto). Si trova in questo anfratto, affaticato e preoccupato, quando l’angelo del Signore si palesa sotto una quercia nel campo e lo saluta interpellandolo come “uomo forte e valoroso”. Possibile? Sta guardando a Gedeone o a qualcun altro? Il giovane non è stupito dalla presenza divina, appare familiare e avvezzo, risponde però levando le sue rimostranze, prima sul perché il popolo sta vivendo quella condizione e poi sulla scelta ricaduta sulla sua persona. Ha l’occasione per sfogarsi, dare voce al suo lamento nei confronti di chi ancora parla di Dio. Quando le situazioni sono avverse, quando le condizioni sono pessime, quando l’alba non aspetta il tramonto e viceversa, Dio non riesce a trovare spazio nei pensieri e nelle attese delle persone. E allora si sentono echeggiare le parole: “Dove sta? Dove è finito?”. La risposta pronta e diretta dell’angelo lo spiazza, lasciando a noi una chiara indicazione: “Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian”.


Dio non offre mai una soluzione istantanea ai nostri problemi, risolvendoli con uno schiocco di dita o un batter di ciglia. Al contrario, Egli ci fa visita in qualche modo e ci assicura la Sua vicinanza nelle afflizioni, ma ci chiede di lottare affinché il bene trionfi. Ci sono vittorie che richiedono tempo. Piuttosto che piagnucolare su quanto stai affrontando, invece di scaricare su Colui che tutto governa le colpe di quello che stai vivendo, avvolgi il nastro, perché molto probabilmente le cause stanno altrove. Qualunque sia l’origine del male, quel che c’è da fare al presente è andare e affrontarlo, avendo piena fiducia nei propri mezzi e contando sull’assistenza divina. Quando penso a Gedeone, provo a calarmi in quello che avrà provato in quel momento. Caro/a amico/a, la forza che stai usando per trebbiare, puoi usarla per affrontare il problema, il nemico. Non solo la tua azione salverà te, ma sarà un innesco per salvare altri. Esci dallo strettoio, lascia il campo di Ofrah. Agli occhi del Signore anche tu sei “forte e valoroso”. Non mancheranno i dubbi. L’esitazione ti accompagnerà, ma tu ricorda che Dio è con te. Il continuo della storia dice che Gedeone chiede ripetuti segni per essere certo di quanto udito, perché è costantemente stordito dalla paura di non farcela. Nello stesso tempo, però, non dubita della parola di Dio, ma pone in discussione che quella parola sia rivolta proprio a lui. Avveduto, timoroso, premuroso… per me uno che non vuole fare di testa sua. Facciamo altrettanto.



 

Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 21

16 maggio 2Re 24-25; Giovanni 5:1-24

17 maggio 1Cronache 1-3; Giovanni 5:25-47

18 maggio 1Cronache 4-6; Giovanni 6:1-21

19 maggio 1Cronache 7-9; Giovanni 6:22-44

20 maggio 1Cronache 10-12; Giovanni 6:45-71

21 maggio 1Cronache 13-15; Giovanni 7:1-27

22 maggio 1Cronache 16-18; Giovanni 7:28-53



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