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Dissodare un campo nuovo

  • Immagine del redattore: Elpidio Pezzella
    Elpidio Pezzella
  • 1 ora fa
  • Tempo di lettura: 3 min

“Seminate secondo giustizia e farete raccolti di misericordia; dissodatevi un campo nuovo, poiché è tempo di cercare il Signore, finché egli non venga, e non spanda su di voi la pioggia della giustizia”.

Osea 10:12


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Un tempo Israele “era una vigna rigogliosa, che dava frutto in abbondanza…”, e il popolo era riconoscente per ciò che aveva (v. 1). La nostra vita è un dono e un’opportunità, per questo desideriamo che possa essere rigogliosa e fruttifera. Spesso, invece, capita che non abbiamo tale riconoscenza e non eleviamo alcuna lode a Dio, anzi ci ricordiamo di cercarLo solo quando le volpi hanno guastato la vigna. Sono pochi quelli che possono testimoniare di aver incontrato il Signore in un momento sereno, mentre la maggior parte l’ha trovato nella difficoltà e nella disperazione. Per tutti però conta che si sia fatto trovare come promesso: “Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai” (Salmi 50:15). Il popolo del profeta rimase fedele fin quando le cose non mutarono e il loro cuore cominciò a essere diviso. Il nostro cuore oggi è diviso? Solitamente chiediamo l’intervento divino, demandando tutta l’opera a Lui. Fa comodo rimanere spettatori mentre Egli opera, ma non dimentichiamo le parole dell’apostolo Paolo alla chiesa di Corinto: “Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere” (1 Corinzi 3:6). Questo a dimostrazione di un lavoro nostro che precede l’intervento divino.


Un campo, prima della semina, ha bisogno di essere arato. Per far sì che si spanda su noi la Sua giustizia è necessario che dissodiamo il nostro campo. Viene immediato pensare che il riferimento sia al nostro cuore, ove conserviamo i sentimenti, gli affetti, e non solo: rancore, cattiveria, ira e molto ancora. L’invito è a fermarci e controllare cosa vi è in esso, se vi abbiamo piantato buona semenza e a rivoltarlo. La parabola del seminatore ricorda che questi uscì e gettò buoni semi nel suo campo. Alcune rocce impedirono a parte dei semi di penetrare nel terreno. Esisteranno sempre spine, come i cattivi pensieri e le azioni tali da spegnere l’opera dello Spirito. La pioggia che deve raggiungerci dall’alto, richiede azioni dal basso, un campo dissodato, da un intimo desiderio di cambiare vita. Lo Spirito ci convince della nostra condizione, mostra la nostra perdizione, se non cambiamo. Sta a noi decidere cosa fare, dove condurre la nostra vita. Ci vuole coraggio per esaminarsi. Dovremmo analizzarci e chiederci quante volte vi è piovuto, quanti alberi sono stati piantati, quanta provvidenza sia già giunta. Se fosse presente in noi un reale senso di gratitudine, saremmo intenti tutti i giorni a dissodare alacremente il nostro campo. Chiediamo a Dio di piantare alberi e di far piovere su essi, di venire a visitare il giardino del nostro cuore, mentre ci sforziamo di tenerlo in maniera degna.


Siamo esortati a dissodarlo, un lavoro che non può essere demandato a terzi, ma che spetta esclusivamente a noi. L’elenco delle spine, dei peccati annidati, è lungo; però, a prescindere di quanti e quali siano, vanno tutti sradicati. Dopo aver deciso di svoltare pagina, il secondo passo è chiedere aiuto a Dio affinché ci assista e motivi qualcuno a concimare secondo bisogno la nostra vita. Quando il popolo d’Israele ricevette la manna dal cielo, dovette raccoglierla di persona, a dimostrazione che Egli ci vuole collaboratori al Suo fianco e non come marionette manovrate a Suo piacimento. La grazia di Dio è sì "irresistibile", ma non “violenta” alcuno. Il Suo consiglio a ripulire il campo del nostro cuore ci giunge come un invito, affinché piogge di benedizioni possano arrivare ad inondarci di giustizia e misericordia. Se ci disponiamo Egli ci benedirà, ma siamo invitati a esaminarci e a iniziare un cammino nuovo. Siamo chiamati ad assumere la piena responsabilità verso la vita che ci ha donato, e nella quale abbiamo fatto sviluppare erbacce o collocato pietre e rocce. Sono certo che con l’aiuto e la guida dello Spirito saremo capaci di rivoltare la nostra vita, per cambiarla e vivere secondo la Sua volontà.

 


Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 46

10 novembre  Geremia 48-49; Ebrei 7

11 novembre  Geremia 50; Ebrei 8

12 novembre  Geremia 51-52; Ebrei 9

13 novembre  Lamentazioni 1-2; Ebrei 10:1-18

14 novembre  Lamentazioni 3-5; Ebrei 10:19-39

15 novembre  Ezechiele 1-2; Ebrei 11:1-19

16 novembre  Ezechiele 3-4; Ebrei 11:20-40

 

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IL MIO IMPEGNO

Per rispondere all’aspirazione e al desiderio di tanti onesti credenti di trafficare i talenti ricevuti, mi sono impegnato a formare uomini e donne fedeli per “un servizio che serve”, seguendo l’invito di Gesù (Mt 20:26-27). Il materiale proposto vuole offrire occasioni di formazione e crescita personale non da paventare ad altri, ma una condivisione per crescere assieme, lontani da polemiche, accuse e ogni forma di giudizio volto a alimentare dissidi e contese inutili. Io ci provo! 

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