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  • Writer's pictureElpidio Pezzella

Essere vulnerabili in amore

“… senza amore siamo un cembalo risonante.

1Corinzi 13:1

“Amare significa, in ogni caso, essere vulnerabili. Qualunque sia la cosa che vi è cara, il vostro cuore prima o poi avrà a soffrire per causa sua, e magari anche a spezzarsi. Se volete avere la certezza che esso rimanga intatto, non donatelo a nessuno, nemmeno a un animale. Proteggetelo avvolgendolo con cura con passatempi e piccoli lussi; evitate ogni tipo di coinvolgimento; chiudetelo col lucchetto nello scrigno, o nella bara, del vostro egoismo. Ma in quello scrigno (al sicuro, nel buio, immobile, sotto vuoto) esso cambierà: non si spezzerà; diventerà infrangibile, impenetrabile, irredimibile [...] L’unico luogo, a parte il cielo, dove [il tuo cuore] può essere perfettamente salvo da tutti i pericoli e perturbazioni dell’amore è l’inferno”. Così si esprimeva C.S. Lewis nel suo I quattro amori, palesando il rischio e la paura di soffrire connesso all’amare. Ed è questo che frena molti e rende altri incapaci di donarsi completamente, considerando l’amore una fonte da cui attingere e mai un pozzo in cui versare. Indubbiamente l’approccio di ciascuno a questo divino sentimento resta anche frutto del proprio esperire.


C’è una storia che narrò spesso e che può essere attinente alla nostra riflessione. Un uomo andò dal padre e gli disse: “Non sopporto più mia moglie, voglio ucciderla, ma ho paura che venga scoperto. Puoi aiutarmi?” “Certo”, rispose il padre, che aggiunse: “C’è un problema. Devi fare in modo che nessuno sospetti di te”. “Come farò allora?”, chiese il figlio. “Dovrai prenderti cura di lei, essere gentile, grato, paziente, amorevole, meno egoista, darle maggior ascolto e attenzione”. Poi consegnandogli un flaconcino aggiunse: “Ogni giorno le verserai un po' di questo veleno nel cibo. Così morirà lentamente”. Dopo breve tempo, l’uomo tornò sconvolto dal padre: “Non voglio più che mia moglie muoia. Mi sono reso conto che la amo. Come faccio ora dato che l’ho avvelenata?” “Non ti preoccupare, era solo polvere di riso. Non morirà. Il veleno era dentro di te, e tu stavi morendo”. Quando si nutrono rancori si muore lentamente senza accorgersene. Si è rosi da un male che dimora nel nostro profondo. Il cuore incapace di amare è quello malato e bisognoso di cure. Occorre innanzitutto fare pace con noi stessi (e Dio); solo dopo saremo in grado di farla con gli altri. Se stai vivendo difficoltà relazionali, spero che questo sia il giusto balsamo. Prima che sia troppo tardi prendiamo l’iniziativa di amare, di dare, di aiutare e soprattutto di gustare la gioia di perdonare. Non temiamo di apparire vulnerabili, né di mostrare le nostre debolezze.


Il nostro amore non può che crescere sull’esempio del Signore e nel cogliere il Suo invito: “Dimorate nel mio amore” (Giovanni 15:9). Possiamo imparare guardando a Lui, infatti “noi amiamo poiché Egli ci ha amato per primo” (1 Giovanni 4:19). Dio è amore, che purifica e trasforma. L’amore non può essere definito, è come un prisma che riflette la luce nei colori dell’arcobaleno. Lo compongono pazienza, bontà, generosità, umiltà, gentilezza, dedizione, tolleranza, ingenuità e sincerità. Nonostante tutto l’impegno, non basterà la volontà a cambiare l’essere umano, neanche il tempo riesce a mutare l’uomo. Solo l’amore è in grado di trasformarlo. Da credente prima e umile ministro dell’evangelo dopo, mi ritrovo nelle parole dell’apostolo Paolo, quando dichiarava che “senza amore siamo un cembalo risonante” (1Corinzi 13:1). Le locuzioni “bronzo risonante” e “cembalo squillante” non sono una disistima della musica, ma indicano un rumore più o meno assordante e scollegato, come poteva avvenire in qualche rito pagano in cui questi strumenti erano impiegati: un tintinnio senza armonia, un rumore lontano parente di una melodia. Per creare una melodia armoniosa abbiamo bisogno di altri che effondono suoni insieme a noi.


 

Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 24

05 giugno 2Cronache 23-24; Giovanni 15

06 giugno 2Cronache 25-27; Giovanni 16

07 giugno 2Cronache 28-29; Giovanni 17

08 giugno 2Cronache 30-31; Giovanni 18:1-18

09 giugno 2Cronache 32-33; Giovanni 18:19-40

10 giugno 2Cronache 34-36; Giovanni 19:1-22

11 giugno Esdra 1-2; Giovanni 19:23-42



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