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  • Writer's pictureElpidio Pezzella

Un po' di riposo

“«Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiché era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare”.

Marco 6:31

Chissà se ricordi queste parole rivolte ai discepoli da Gesù prima della moltiplicazione dei pani? Solitamente in questo periodo dell’anno si cerca una meta ove ritemprarsi, una destinazione che consenta di staccare la spina e ricaricarsi per i tanti impegni. Il riposo non è oziare, gongolarsi senza nulla fare. Lo stesso giorno che Gesù invitò i discepoli a riposarsi, li impegnò nella distribuzione di pane e pesci ad una folla che contava più di cinquemila uomini. Altro che riposo. Ecco allora come il riposo serve per guardare Dio e meravigliarsi della sua compassione e santità (Esodo 31:13). Quando usciamo dalla frenesia della vita quotidiana, dallo stress degli obiettivi ecclesiali da raggiungere a tutti i costi, e celebriamo invece la Sua compassione, ponendoci solo ed esclusivamente ai Suoi piedi come fece Maria (Luca 10:42), tutto cambia in meglio.


Tornando alla creazione, quando Dio disse al mondo di esistere, e vide che quanto creato era buono e molto buoni quando furono creati l’uomo e la donna. Nel settimo giorno, quando ha decretato il riposo, ha raccomandato: “Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo Dio…” (Esodo 20:8-10). In Egitto gli ebrei furono derubati del riposo: dovevano lavorare senza sosta, intrappolati in un sistema che li sfruttava. Dio non è rimasto a guardare e ha liberato il suo popolo dalla schiavitù, conducendoli nel deserto, dove ha potuto celebrare nuovamente il sabato. Egli chiede al popolo di allora (e a noi oggi) di aderire al giorno di riposo, giorno che elimina ogni disuguaglianza perché è per tutti. Il sistema di un giorno di riposo settimanale per tutti non aveva equivalenti in nessuna civiltà antica. I greci pensavano che gli ebrei fossero oziosi. Dio ci ha dato un giorno di riposo per interrompere a nostro favore il ciclo di lavoro e lo stile di vita consumistico in cui siamo avvolti. Il giorno di riposo non è legato ad un giorno specifico della settimana, ma dovrebbe differenziarsi dagli altri giorni, concedendoci di fare in esso quello che non riusciamo durante la settimana.


Quando non si riesce (perché non si vuole) a fare una determinata azione, si scaricano inesistenti responsabilità sul tempo, non sufficientemente ampio da soddisfare tutte le proprie esigenze. Sono certo che rispetto alle generazioni precedenti abbiamo molto più tempo a disposizione, godendo di strumenti e mezzi che ci facilitano molto. Stiamo vivendo un’era in cui è tutto a portata di un click. Abbondano app e servizi che ti consentono di fare tutto comodamente da casa. Basta una carta di credito collegata e non devi preoccuparti di nulla: dal cibo agli arredi, dai libri alle auto. Ciononostante corriamo continuamente da un posto all’altro, da un’attività all’altra, a danno serio della nostra serenità. Siamo freneticamente oberati, al punto di far fatica per pregare e leggere solo per pochi minuti (per questo devotional ne occorrono solo 4). Non dovremmo lasciare che i nostri affanni (e ogni giorno ha il suo!) ci condizionano al punto di determinare il nostro essere o la qualità del nostro vivere, fino a privarci della relazione spirituale con il Creatore. Se Dio ci ha dato il “sabato” è per preservare la nostra libertà in mezzo a una società implacabile di richieste e pressioni. E a volte, senza rendercene conto, la comunità ecclesiale diventa capace di altrettanto. A questo si ribellarono gli apostoli con l’istituzione dei diaconi (Atti 6).


Ricordo una storia dei padri del deserto: «Rabbi Levi era sul ciglio della strada, quando un giorno vede passare un uomo che correva. Rabbi Levi si rivolse a costui: “Perché corri?”. “Corro per raggiungere la mia buona sorte, corro per raggiungere la benedizione di Dio, corro per raggiungere ciò che Dio mi ha messo davanti”. Nella sua sapienza Rabbi lo incalza: “Ma perché corri?”». Fin quando tu correrai Dio non potrà darti ciò che ha disposto e preparato per la tua vita. Egli stesso non riuscirà a raggiungerti. Fermati e permettiGli di raggiungere la tua vita!


 

Piano di lettura settimanale

della Bibbia n. 33

07 agosto Salmi 72-73; Romani 9:1-15

08 agosto Salmi 74-76; Romani 9:16-33

09 agosto Salmi 77-78; Romani 10

10 agosto Salmi 79-80; Romani 11:1-18

11 agosto Salmi 81-83; Romani 11:19-36

12 agosto Salmi 84-86; Romani 12

13 agosto Salmi 87-88; Romani 13


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