Quali nuvole
- Elpidio Pezzella
- 11 ore fa
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“Ora il fine del comandamento è l'amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta”.
1 Timoteo 1:5

Hai mai avuto la testa fra le nuvole? L’espressione ha origine dal fatto che le nuvole sono distanti dalla Terra, e indica una persona distratta, svagata e poco consapevole della realtà circostante. Tutt’al più è associata all’essere un sognatore. Se hai avuto modo di salire in quota e trovarti così vicino alle nuvole, al punto di toccarle, non accoglierai questo significato. Infatti, dipende da quello che le nuvole possono rappresentare. Una densa foschia sul capo è sinonimo di pensieri, preoccupazioni, turbamenti che “annuvolano” mente e anima, proprio come ti sta accadendo in questi giorni. La nuvola che scende e copre la montagna, facendoci scomparire in essa, non mi spaventa come la nebbia in strada quando sono alla guida e che mette in serio pericolo la mia vita. Piuttosto mi ricorda Dio che scende a parlare con il suo servo Mosè, isolandolo da tutto il resto, avvolgendolo come in un mantello per proteggerlo da possibili pericoli. Allora, altro che testa, voglio che l’intero mio essere sia nella nuvola della Sua presenza. Esperienze e momenti come quelli del monte della Trasfigurazione però hanno durata breve, perché la fede scende sempre a valle.
Le parole dell’apostolo Paolo a Timoteo testimoniano la consapevolezza del ministro che non concentra sulla sua persona l’opera affidatogli dal Signore. L’istruzione ricevuta ai piedi del saggio Gamaliele avrà potuto favorire il suo modo di insegnare e preparare discepoli al ministero, ma non ha inciso sulla sua personalità. Paolo, nonostante tutti i motivi di vanto, si palesa umile strumento, arreso sotto la potente mano dell’Eterno. Il suo agire riflette l’aver compreso che l’opera appartiene a Dio. La cura, il sostegno e l’incoraggiamento a Timoteo sono da emulare a tutte le latitudini. Chi è avanti negli anni, chi ha esperienza sulle spalle, dovrebbe farsi carico di condividere con i più giovani quanto ha nel proprio bagaglio di vita, perché se non siamo capaci di guardare a chi viene dopo di noi stiamo accorciando la storia. Molte delle nostre azioni potranno trovare adempimento e successo attraverso chi viene dopo di noi. Le nostre braccia anziché per raccogliere per se stessi andrebbero usate per dare agli altri, tenendo presente che il fine del comandamento è l’amore. Davanti a questo imperativo i nostri cuori, le nostre coscienze e la fede di ciascuno sono posti sotto i riflettori.
La tentazione o il momento di debolezza è dietro la porta di ognuno, come lo fu per Caino. Basta poco per finire nelle nuvole. Per questo è saggio non reputarsi forte o considerarsi indenne prima di aver attraversato la prova. Uomini grandemente usati da Dio hanno vacillato nel momento che hanno dato spazio ai loro convincimenti, smarrendo la conoscenza della volontà del Signore. Il profeta Elia, dopo aver visto il fuoco scendere dal cielo in risposta alla sua invocazione, minacciato dalla regina Jezebel, è preda della paura. In quel frangente subentra la convinzione di essere rimasto da solo, e che non vale più la pena continuare. Questo stato, la “sindrome di Elia”, coglie chiunque si sforza di fare e conoscere la volontà del Signore nel momento in cui lo sguardo si ferma alla propria persona. Attenzione ai condizionamenti esterni, ai pregiudizi personali, perché quando intraprenderemo un percorso fuori dalla Sua volontà ci ritroveremo presto a dover fare il viaggio a ritroso: così accadde ad Elia. Presto potremmo poi essere rimpiazzati da altri, per la serie “tutti utili, ma nessuno indispensabile”. Cuore puro, buona coscienza e fede non finta alimenteranno ogni nostro sforzo teso ad amare: il prossimo, il nemico, chi ci è stato affidato, chiunque incroci il nostro cammino.
Piano di lettura settimanale
della Bibbia n. 36
01 settembre Salmi 135-136; 1Corinti 12
02 settembre Salmi 137-139; 1Corinti 13
03 settembre Salmi 140-142; 1Corinti 14:1-20
04 settembre Salmi 143-145; 1Corinti 14:21-40
05 settembre Salmi 146-147; 1Corinti 15:1-28
06 settembre Salmi 148-150; 1Corinti 15:29-58
07 settembre Proverbi 1-2; 1Corinti 16
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