Non affliggerti a motivo dei malvagi;
non portare invidia a quelli che operano perversamente…
Salmi 37:1
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si è levato ovunque lo sconcerto del mondo dei credenti. In ambito protestante, come altrove, si è levato forte il grido: “Diciamo no alla guerra, senza se e senza ma”, accompagnato da iniziative di digiuno e preghiera, seguite da dichiarazioni congiunte, sottoscritte e condivise. Non si è atteso a far partire la macchina della solidarietà in collaborazioni con gli esponenti delle chiese locali, nello sforzo di far giungere i beni di prima necessità su un territorio sempre più martorizzato e ridotto allo stremo. Una mobilitazione che fa onore a chi è pronto ad aiutare e soccorrere. Non potrebbe essere altrimenti. La fede mostra alla politica che ci sono vie percorribili. In ore come queste occorre restare aggrappati alla fede e al rapporto con Dio. Questo ci guiderà ad adoperarci per la pace, ad andare in pace e a pregare, partendo dalla beatitudine del monte: “Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5:9).
Davanti al dilemma se è il Signore che fa tutto e basta affidarsi a Lui e tutto si risolverà o se invece è inutile pregare senza darsi da fare, occorre prendere una posizione. Riconosciamo indispensabile l’agire da Dio, perché “Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie” (Salmo 127:1). Ma non si può restare inermi. La prima azione di ogni credente resta quindi l’adoperarsi concretamente per la pace. Si pecca non solo compiendo il male con l’odio e la guerra, ma anche quando si resta indifferenti e/o inoperosi. La fede ci insegna innanzitutto a fuggire il male e a lavorare per il bene di tutti. Poi siamo esortati ad andare in pace, ossia a mantenere il nostro animo pacificato, in comunione con Dio. Infine, pregare, arrenderci a Lui e lasciare che la Sua opera si compia nella nostra vita e Cristo sia la nostra pace. Solo se abbiamo pace interiore potremo contagiare la famiglia, la società e il mondo, o quantomeno spargere quel sale in grado di dare sapore a un’esistenza vana e vuota. Ecco allora il senso della citazione di Dietrich Bonhoeffer (imprigionato e ucciso dai nazisti nel 1945) posto come titolo: “Osare la pace per fede”.
Osare è un atto di coraggio, e la fede è per i coraggiosi capaci di abbondarsi a Dio e disposti a rinunciare alle loro convinzioni, seppur queste coincidono con degli interessi personali. Spero che anche tu le possa fare tue. Insieme a chi mi ha preceduto, contando sulla tua condivisione, esprimo preoccupazione e sgomento per quanto sta accadendo in Ucraina e supplico il Signore affinché le parti coinvolte trovino modo di lavorare sulla strada della diplomazia e della risoluzione negoziale del conflitto. Si stringe il cuore al pensiero delle sofferenze che sta patendo la popolazione, della distruzione che rimarrà negli occhi e nelle menti, di chi dovrà lasciar per sempre un caro. Con il cielo dell’anima che va facendosi sempre più cupo, la Parola si apre allo sforzo di portare sollievo e animare la speranza. Vorrei che le parole del Salmo 27 echeggiassero nel cuore sia degli ucraini che dei russi contrari alla guerra, animando vie di riconciliazione oltre i nazionalismi. Non sapendo come pregare e cosa chiedere all’Eterno, mi limito a ricordargli quello che sta scritto.
“Non affliggerti a motivo dei malvagi;
non portare invidia a quelli che operano perversamente,
perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde.
Confida nell’Eterno e fa' il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà.
Prendi il tuo diletto nell’Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.
Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà.
Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodì.
Sta' in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo;
non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese,
per l’uomo che segue i suoi malvagi disegni.
Cessa dall’ira e lascia lo sdegno; non affliggerti;
ciò porterebbe anche te a far del male.
Poiché i malvagi saranno sterminati,
ma coloro che sperano nell’Eterno possederanno la terra.
Ancora un po' e l’empio non sarà più;
sì, tu cercherai attentamente il suo posto, e non ci sarà più.”
Salmi 37:1-10
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A chi mi sta chiedendo dov’è Dio
Ho cominciato a cercare Dio, mentre un folle sanguinario travolgeva un popolo, senza preoccuparsi di nuocere deboli e innocenti, gettando nello sconcerto il mondo intero.
L’ho trovato…, smarrito, sconvolto mentre guardava attorno per comprendere l’ennesima idiozia umana. Ci ha provato a lungo, ha desistito, ma non si è voltato. Ha deciso di restare e far qualcosa.
L’ho visto con gli occhi pieni di lacrime accompagnare moglie e figli il più lontano possibile, stringerli al petto, accarezzare il loro capo e baciarli nella speranza di ritrovarli tra un pò di giorni.
L’ho visto scendere nelle metropolitane per giocare con i bambini, correre tra le macerie dei bombardamenti per prestare soccorso, spegnere incendi.
L’ho visto camminare in mezzo a noi e andare incontro a figli, fratelli e sorelle, stremati dalla fuga, con un bicchiere di latte e dei biscotti. Anche al "Caino" prigioniero non ha rifiutato il soccorso, perché anche lui ha una famiglia e soprattutto è stato ingannato.
L’ho visto mettersi alla guida di un pullman carico di beni di prima necessità, guidare per migliaia di chilometri prima di giungere alla frontiera e distribuire il carico, poi aprire le porte e accogliere a bordo quanti più bambini, donne e anziani possibile prima di rimettersi in marcia verso un posto sicuro.
L’ho visto rimboccarsi le vesti, affannarsi nelle chiese per spostare i banchi e far posto a letti.
L’ho visto scendere in piazza e gridare NO alla guerra, implorando di ragionare.
L’ho visto nei vostri volti, amici, fratelli cari.
Piano di lettura settimanale
della Bibbia n. 11
07 marzo Deut. 1-3; Marco 10:32-52
08 marzo Deut. 4-6; Marco 11:1-18
09 marzo Deut. 7-9; Marco 11:19-33
10 marzo Deut. 10-12; Marco 12:1-27
11 marzo Deut. 13-15; Marco 12:28-44
12 marzo Deut. 16-18; Marco 13:1-20
13 marzo Deut. 19-21; Marco 13:21-37
Foto di kami_cze, www.freeimages.com
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